Tre cittadini e il territorio

Negli ultimi anni sono sempre più frequenti eventi quali alluvioni e frane che stanno colpendo severamente diverse parti del nostro Paese; la mancata consapevolezza del fragile equilibrio tra le dinamiche naturali e l’interferenza delle azioni dell’uomo con esse, spesso, spinge coloro che governano a proporre azioni orientate verso una deregolamentazione delle norme di tutela ambientale, azioni che non tengono conto delle regole di protezione dell’ambiente; senza valutare le reali conseguenze sulle dinamiche ambientali si propone come soluzione per mitigare gli effetti delle alluvioni l’estrazione indiscriminata dei materiali dagli alvei dei fiumi; senza contestualizzare cause ed effetti di disastri naturali ed antropici, senza considerare che ogni intervento sui corsi d’acqua deve essere inserito in una pianificazione di bacino che tenga conto degli effetti dalla sorgente del fiume al mare dove sfocia e viceversa, ogni intervento dell’uomo non solo può risultare inutile ma addirittura dannoso.

Da questa consapevolezza Antonello Fiore, geologo e presidente della Società italiana di geologia ambientale (Sigea), scrive, prendendo spunto dalla fiaba «I tre porcellini» di Jacobs Joseph, «I tre cittadini», un piccolo manuale di educazione ambientale edito da Fralerighe edizioni.

La fiaba racconta di tre cittadini, per l’appunto, che cresciuti con i propri genitori decidono, diventati grandi e incoraggiati dalle parole della propria mamma, di andare via da quella sicura casa d’infanzia per realizzare i propri sogni costruendo ognuno la propria casa. Poche le raccomandazioni della mamma ma ben precise… «se non tenete conto dei pericoli naturali, il terremoto, le frane, le inondazioni, le eruzioni vulcaniche, le mareggiate, gli sprofondamenti, potrebbero distruggere tutto e spazzare via i vostri sogni».

Allora i tre cittadini andati via, ognuno per la propria strada, cercano un luogo, più o meno sicuro, dove costruire la propria casa, sposare la propria amata, allevare i propri figli e far diventare i loro sogni realtà ma solo il cittadino Grande, che aveva maturato una maggiore esperienza ed era sempre attento ai consigli della mamma, realizza la sua casa solida in un posto lontano dai fiumi e dai versanti instabili con gli alberi inclinati.

Sarà sufficiente questo per permettergli di coltivare i suoi sogni?

I disastri non sono tutti uguali e le loro cause sono cambiate nel tempo, scrive nella prefazione Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico. Quasi nessuno di quelli contemporanei è veramente naturale eppure invece di mantenere comportamenti adatti a prevenirli ed affrontarli, noi uomini del Terzo Millennio ne abbiamo ancora una grande paura e ne sfuggiamo ragioni e spiegazioni. In fondo le catastrofi naturali non esistono, esistono gli eventi naturali che noi trasformiamo in tragedie inspiegabili.

Una fiaba che si propone come una riflessione su come contenere gli effetti dei fenomeni naturali ed evitare che inconsapevoli cittadini, pensando di essere sicuri nella propria auto o nella propria casa, possano diventare vittime di un fiume, di una fiumara, di una frana o di un terremoto. Un manuale, non solo per bambini, che rilancia l’importanza della formazione delle giovani generazioni per effettuare quel necessario cambio culturale partendo dalle scuole, dove andare ad attivare progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, il patrimonio culturale, la cittadinanza globale e questo sin dalle scuole dell’infanzia. Un’educazione ambientale che è strumento fondamentale su cui fare leva per diffondere comportamenti nuovi e stili di vita eco-compatibili.

Online è disponibile la registrazione dell’evento svoltosi il 4 febbraio «Educazione ambientale e divulgazione scientifica per proteggere i cittadini dai pericoli naturali», webinar organizzato dal Rotary e dalla Sigea con la partecipazione di Mario Tozzi che ha visto, tra le altre cose, anche la presentazione del piccolo manuale di educazione ambientale «I tre cittadini».

Elsa Sciancalepore

https://www.vglobale.it/2021/02/11/tre-cittadini-e-il-territorio/