La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

in parole semplici
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    38 pp.

Il prossimo 20 novembre 2019 ricorre il 30° anniversario dell’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che è divenuto il trattato internazionale in materia di diritti umani più rapidamente e ampiamente ratificato nella storia. L'accettazione senza precedenti della Convenzione è la dimostrazione di un chiaro ed ampio impegno globale per l’avanzamento dei diritti dei/delle bambini/e.

Ci sono voluti parecchi anni per raggiungere questo traguardo se si pensa che la prima dichiarazione dei diritti del fanciullo – la Dichiarazione di Ginevra – risale al 1924. Ma dal 20 novembre 1989 tutti i bambini del mondo per legge sono titolari di diritti sociali, civili, economici e culturali.  La convenzione sottoscritta in quella data è una promessa che il mondo ha fatto ai bambini. Una promessa fondamentale: da quel momento in poi avrebbe fatto tutto il possibile per proteggere e promuovere i loro diritti, per consentire loro di crescere e di esprimere il loro pieno potenziale.

Dal 1989, la Convenzione è diventata il trattato con il più alto numero di adesioni in materia di diritti umani. Sono infatti ben 196 gli Stati che hanno sottoscritto l’accordo nel rispetto dei diritti in essa riconosciuti. L’Italia si unì nel 1991. Il documento, costruito armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, è composto di 54 articoli.

A questi si aggiungono tre Protocolli opzionali che riguardano i bambini in guerra, lo sfruttamento sessuale e le procedure di reclamo che consente anche ai minorenni, individualmente o in gruppo, di sollevare reclami su specifiche violazioni dei propri diritti.

All’interno della Convenzione, si cerca di garantire al fanciullo il rispetto dei suoi diritti umani.

Potete scaricare liberamente il pdf della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza in parole semplici, traduzione di un opuscolo pubblicato in Gran Bretagna dall'UNICEF. Una versione frutto del lavoro di un gruppo di bambini che hanno riscritto alcuni articoli della Convenzione ONU del 1989, quelli più attinenti alla realtà che li riguarda, con parole loro per spiegarli ai coetanei di tutto il mondo.