C’è qualcosa di nuovo, anzi di antico

Utopia e realtà di un capitalismo imprenditoriale civile
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    9788890998171
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    112 pp.
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    4,90 - 12,90
C’è qualcosa di nuovo, anzi di antico

La Grande crisi, dalla quale non siamo ancora usciti, ha dimostrato tutti i limiti delle formule capitalistiche basate su un mercato impersonale e mosso dall’egoismo individuale.
In questo volume proponiamo di seguire la strada del capitalismo imprenditoriale civile, capace di coniugare valorizzazione della persona, spirito imprenditoriale e attenzione verso gli altri, una formula che affonda le sue radici nella storia del pensiero economico italiano del Settecento, in grado di tenere insieme la felicità pubblica con ruolo e protagonismo dell’impresa personale.
Su questa strada dobbiamo recuperare – soprattutto nel Mezzogiorno – il senso di valori come fiducia, reciprocità e partecipazione, che sono da sempre il cardine della nostra società. In tale ambito torna centrale il ruolo dei corpi intermedi, la cui azione va profondamente riformulata e rinnovata, per valorizzare un genuino obiettivo di sviluppo, contrastando approcci “gerarchici” capaci solo di rendere ancora più precario il nostro vivere comune.